Salute
Sostegno psicologico in caso di diabete mellito

LA STORIA: La signora Rossi è obesa e ha il diabete mellito. Si presenta per l’ennesima volta dal suo diabetologo, al quale è chiaro che la signora Rossi non abbia perso un etto. Lo sguardo deluso del medico fa presagire che i risultati delle analisi non sono per nulla confortanti. Eppure è li. La signora Rossi ha sinceramente provato a seguire le importanti prescrizioni del suo dottore, ma non ci è riuscita e non è cambiato niente!
Il diabete mellito è una malattia complessa e cronica, che coinvolge vari aspetti della vita del paziente. Per questo motivo entrano in gioco diversi fattori psicologici che incidono sull’adattamento al diabete e sull’adeguamento necessario dello stile di vita del paziente.
La signora Rossi ogni giorno si trova ad affrontare abitudini, idee, credenze, significati, emozioni, relazioni con familiari e amici che influiscono sulla sua possibilità di cambiamento.
La persona con diabete potrebbe vivere la sua condizione come un vero e proprio lutto, attraversando così le fasi di:
- Rifiuto
- Ribellione
- Compromesso
- Depressione
- Accettazione attiva
Quest’ultima fase consiste nel raggiungere la consapevolezza di non essere schiavi ma attori della propria condizione e nello sviluppare autoefficacia e padronanza nell’autogestione della propria salute.
Per questo è importante il sostegno psicologico per coloro che hanno una malattia cronica come il diabete. Lo psicologo motiva la persona, la aiuta a modificare lo stile di vita, individua le risorse e le strategie disponibili dell’individuo e del suo ambiente e accoglie quella gamma di emozioni legate alla malattia.
Lo psicologo accompagna la signora Rossi in un complesso percorso di conoscenza e cambiamento, sostenendola emotivamente e praticamente della gestione delle abitudini della vita quotidiana.
È riconosciuto da vari studi che esiste un legame tra il diabete e i disturbi dell’umore: spesso le persone con diabete sono depresse e manifestano ansia. Questo stato psicologico può incidere su una scarsa motivazione ad aderire alle cure. Sono spesso presenti anche vissuti di rabbia, frustrazione, disorientamento e rassegnazione.
Gli obiettivi del sostegno psicologico nei casi di diabete sono:
- favorire l’adattamento al diabete
- favorire il cambiamento dello stile alimentare
- favorire il cambiamento nella abitudini relative al movimento
- fornire adeguate informazioni sulla malattia, per indurne una conoscenza reale modificando eventuali credenze scorrette
- sviluppare una capacità di controllo del diabete
- sviluppare un senso di autoefficacia nella gestione del proprio stile di vita
- sostenere la persona nella gestione dell’ansia e dell’emotività
- rafforzare l’autostima.
Permettetemi di spendere ancora due parole su uno SPECIFICO OBIETTIVO CHE È IL CAMBIAMENTO DELLO STILE ALIMENTARE E DEL MOVIMENTO, CRUCIALE PER CURARE IL DIABETE MELLITO!
Lo Psicologo del Comportamento Alimentare può tanto in questo campo: attraverso il monitoraggio alimentare e il diario alimentare lo Psicologo aiuta la signora Rossi a vedere gli errori che commette nella sua alimentazione e aiutarla a trovare le strategie più adeguate per porvi rimedio. Attraverso tecniche cognitivo-comportamentali lo psicologo e la Signora Rossi lavorano insieme sulle false credenze legate al cibo e sui significati che questo ha per lei… solo in questo modo perderà peso e troverà giovamento nella gestione del diabete!
La Signora Rossi probabilmente la prossima volta si presenterà dal suo diabetologo con uno spirito diverso, ascolterà e giudicherà le prescrizioni con un nuovo atteggiamento, ma cosa più importante potrà mostrargli che gli sforzi hanno portato a dei risultati!
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