Autostima
Si può anche dire di no!

Una cara amica vi tiene al telefono da mezz’ora perché ha bisogno di conforto in un momento difficile. Vi spiace troncare la conversazione, ma state facendo tardi al lavoro… come risolvere la situazione senza sentirvi in colpa ma nemmeno rischiare un richiamo?
In questa come in tante situazioni della nostra vita possiamo trovarci nella condizione di dover venir meno ad una richiesta, di delimitare un confine tra ciò che ci va bene e ciò che non ci va, in poche parole a dire di no. E può non essere un compito facile, soprattutto quando ci troviamo di fronte a persone a cui teniamo, o con cui abbiamo un rapporto di lavoro, oppure a qualcuno a cui non riusciamo ad opporre un rifiuto.
Come uscire da questo impasse? Ci sono situazioni in cui è necessario saper di di no in modo assertivo. Cosa vuol dire?
Essere assertivi vuol dire manifestare ed esplicitare i propri desideri, le opinioni personali, le idee rispettando il punto di vista degli altri.
Vuol dire costruire relazioni positive senza dovere “sacrificare” sè stessi o senza dover necessariamente aggredire gli altri, riuscire a tracciare in maniera chiara, ma allo stesso tempo flessibile, un limite fra sè e il mondo e le sue richieste.
Per questo la persona assertiva è in grado di dire no o esprimere il proprio parere senza paura di venir giudicata negativamente, senza sentirsi in colpa, o vergognarsi, o di prendere decisioni in modo autonomo e non sentirsi obbligato a seguire i consigli degli altri.
Sembrerebbe un rimedio semplice, eppure per molti è molto più facile tacere e fare un passo indietro, e poi magari “sbottare” di rabbia di fronte alla proverbiale goccia che fa traboccare il vaso.
In particolare le donne sembrano fare molta più fatica degli uomini a dire di no. Come mai?
Lo stereotipo femminile è prevalentemente incentrato su comportamenti pro-sociali:
- accudimento
- aiuto
- interesse per i propri cari e per gli amici.
Questo stereotipo sembra determinare nella nostra società un doppio standard: se un uomo batte i pugni sul tavolo è virile; se lo fa una donna è un’isterica.
Le donne spesso sono più orientate al mantenimento delle relazioni personali e questo rende difficile “dire di no”, esprimere disaccordo o rifiuto. L’educazione ricevuta da bambine le incoraggia ad essere gentili più che a far valere il proprio punto di vista, e a far passare in secondo piano le proprie esigenze.
Inoltre, nella nostra cultura prevalgono alcune false credenze socialmente condivise, per cui siamo portati a pensare che “le persone si offenderanno se gli nego il mio aiuto”, “sembrerò egoista o arrogante”, “le persone si infastidiranno se chiedo”, “per essere amati bisogna essere disposti a dare al prossimo”.
Spesso ci sentiamo dire: “se tu mi fossi veramente amico non mi diresti di no”, o “se mi amassi veramente lo faresti per me…”.
Queste credenze fanno si, in particolare nelle donne, che sia molto difficile resistere alle pressioni degli altri. Ma poi? NOI siamo felici così? Era veramente quello che volevamo?
Come imparare a dire no?
Il primo passo per imparare a dire di no è chiedersi : IO..ora..cosa voglio?
Mantenere i propri confini è un lavoro che si costruisce giorno per giorno, senza perdere mai di vista le conseguenze che hanno le nostre azioni su di noi. Chiediamoci: quando sentiamo suonare alla nostra porta, qual è la prima cosa che facciamo? Chiediamo chi è e valutiamo se far entrare o no la persona che si trova dall’altra parte?… oppure apriamo la porta a chiunque solo per il fatto di aver suonato? Dire no è decidere chi e come può entrare nel nostro spazio personale.
Non dovremmo dimenticarlo soprattutto nelle situazioni in cui il nostro interlocutore diventa insistente, quando le pressioni diventano violenza, quando ci troviamo in una situazione rischiosa da cui non riusciamo ad uscire. A volte alcune situazioni di pericolo oggettivo per le donne si potrebbero prevenire imparando a dire di no ai primi segnali che ci allarmano, al primo atteggiamento manipolatorio, alla prima avvisaglia che in quella situazione non ci troviamo a nostro agio.
Allora ricordiamo che dire di no è un nostro diritto! Abbiamo il diritto di:
- avere idee, opinioni, punti di vista personali che non necessariamente devono coincidenti con quelli degli altri
- fare richieste ad un’altra persona, riconoscendo all’altro il diritto di rifiutare
- mantenere la propria dignità agendo in modo assertivo, anche se questo dovesse urtare gli altri
- rispettare noi stessi, le nostre esigenze, sentimenti e convinzioni.
Tali diritti sono necessari per nutrire la nostra autostima e la fiducia in noi stessi, e rispettarli significa essere egoisti ma concedere a se stessi e agli altri la possibilità di esprimersi e realizzarsi sperimentando “il piacere di essere se stessi e di affermarci per come siamo”.