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B4U > Disturbi Alimentazione > Binge Eating Disorder (BED)

Il “binge eating disorder” (BED) o “disturbo da alimentazione incontrollata” è una patologia che può esordire nella tarda adolescenza o intorno ai 30 anni. Si presenta quasi in egual misura fra uomini e donne.

È presente nel 5-8% delle persone obese, tuttavia chi soffre di BED, rispetto alle persone obese senza BED,  ha una maggiore familiarità per l’obesità e una sua insorgenza precoce. I criteri per la diagnosi del disturbo sono:

  • abbuffate ricorrenti, spesso senza essere affamati,  in cui si mangia una quantità eccessiva di cibo rispetto a quella che mangerebbe la maggior parte delle persone nello stesso periodo di tempo;
  • durante le abbuffate si mangia molto più rapidamente del normale e fino a sentirsi spiacevolmente pieni, si ha inoltre la sensazione di perdere il controllo e di non riuscire a smettere di mangiare;
  • a causa dell’imbarazzo spesso le abbuffate si consumano in solitudine;
  • come conseguenza delle abbuffate si provano disagio, forti sensi di colpa, disgusto verso sé stessi così come ci si può sentire depressi;
  • il disturbo non si riscontra soltanto nell’anoressia o nella bulimia.

Per poter fare diagnosi di BED è necessario che si verifichino almeno 2 giorni interi di abbuffate a settimana per un periodo di almeno 6 mesi. Non sono presenti comportamenti di compensazione per la grande quantità di cibo introdotta come vomito autoindotto, uso di diuretici e lassativi, diete restrittive o eccessiva attività fisica.

La “Night eating Syndrome” rappresenta una forma particolare di disturbo da alimentazione incontrollata, descritta per la prima volta nel 1955 da Stukard in cui le abbuffate si verificano quasi esclusivamente di notte per un’”inversione” dei ritmi circadiani.

LE CAUSE

Molte persone che soffrono di BED riferiscono che le abbuffate spesso si verificano in seguito a una sensazione di aumento della tensione psicofisica che si placa soltanto mangiando. Sono spesso presenti anche abbassamento del tono dell’umore, rabbia, sensazione di impotenza e solitudine.

Nei pazienti affetti da alimentazione incontrollata si riscontra scarsa autostima  e insoddisfazione per il proprio peso-forma che portano, spesso, a diete molto restrittive le quali, a loro volta, sono seguite da abbuffate. Si innesca, così, un circolo vizioso dieta-abbuffate.

TRATTAMENTI

Le persone affette da disturbo da alimentazione incontrollata vengono di frequente trattate soltanto con la dieta senza che venga presa in considerazione l’abbuffata. Questa soluzione trova di solito il consenso dei pazienti per i quali il problema principale è l’eccessivo aumento di peso.

Tuttavia agire soltanto sul peso può rivelarsi poco efficace a lungo termine. Nonostante, infatti, non esista uno schema di riferimento univoco per il trattamento del disturbo, si sta pensando di proporre, oltre a un programma dimagrante, anche trattamenti psicoterapeutici associati o meno a terapie farmacologiche con antidepressivi o inibitori della fame soprattutto laddove si riscontri una comorbilità con altre patologie psichiatriche come la Depressione Maggiore, I disturbi d’Ansia o l’Abuso di sostanze.

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