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Peso corporeo

Natale: abbuffate e sensi di colpa

A dieta dopo le feste
Bernardetta Morgante Magliano dei Marsi (AQ)
Psicologo
Aree di Competenza: Ansia e Depressione, Ben-essere, Genitori e Figli
Cell.: 328-2763519

Siamo ormai nel pieno del periodo delle festività natalizie: ce lo ricordano le luci nelle case e nelle strade, le vetrine addobbate… e lo sfolgorio di dolci, dolcezze e dolciumi circolanti in ogni dove…

Insieme ai bei messaggi sulle festività però in TV, sui giornali, su Internet, lo spettro di un’inquietante domanda: E POI ?

Ci siamo appena seduti a tavola, abbiamo appena iniziato a festeggiare, a banchettare insieme a parenti ed amici, siamo ancora impegnati nella spesa e nella cucina per i cenoni con i nostri ospiti… e già il rimorso aleggia come un avvoltoio…

“Come smaltirò i malefici chili che mi accingo ad accumulare durante le feste?”

E’ vero che spesso durante le festività si tende ad esagerare con il cibo, ma è forse anche esagerato instillare un eccesso di sensi di colpa per ciò che non è ancora accaduto, e che forse non accadrà.

L’associazione Festività- Cibo è molto radicata, e affonda probabilmente le sue radici nella nostra cultura: molti eventi belli e positivi vengono coronati e celebrati intorno ad una bella tavola imbandita; mangiare insieme, offrire un pasto, è da sempre segno di condivisione, di accoglienza, un modo per stare insieme in modo spesso informale.

Non è sempre detto però che mangiare insieme significhi perdere sistematicamente il controllo di ciò che si mangia.

La particolarità del periodo natalizio però,  sta forse in due fattori, di non trascurabile entità:

  •  Si tratta di un “concentrato di occasioni” (vigilia di Natale, Natale, S. Silvestro, Capodanno, ecc) e tutte molto ravvicinate tra loro;
  • La tradizione culinaria predilige cibi ipercalorici e modalità di cottura che aumentano anch’esse la portata calorica degli alimenti, come la frittura.

 E allora?

Possiamo sicuramente scegliere di non toccare nessuno dei cibi ipercalorici che ci fumeranno sotto il naso, resistendo a tutte le dolci tentazioni per tutti i giorni delle feste; sicuramente il nostro peso non ne risentirà…ma si potrà dire altrettanto del nostro umore?

Se è vero che lo stare a dieta (tra i mille se e i mille dubbi sull’utilità e sull’opportunità della dieta in sé, che verranno trattati in altra sede), è di per sé difficile, anche per il fisiologico abbassamento dei livelli di serotonina, che influenzano il tono dell’umore, lo è ancor di più quando siamo davanti ad una tavola imbandita di ogni bene, con commensali che pasteggiano liberamente, e noi siamo davanti al nostro triste pesciolino lesso.

Forse questa ipotesi, facendo salve le personalità masochiste, oppure delle situazioni di malattia,  è opportuno scartarla…

Sono stati però finora esaminati soltanto gli estremi: lasciarsi travolgere dal cibo, sapendo di doversi pentire mentre si disfa l’alberello, oppure rimanere fedeli al proprio regime alimentare, rimpiangendo quel pezzetto di torrone che avremmo tanto voluto assaggiare con gli amici

Ma come in ogni cosa, tra i due estremi c’è tutto un mondo di altre possibilità.

E’ bene ricordare che a tavola, così come in ogni altra occasione di vita, possiamo scegliere!

Sembra pleonastico ricordarlo, ma spesso ci dimentichiamo di questa nostra grande possibilità.

Qualche esempio…

Possiamo scegliere di mangiare la nostra fetta di panettone, e di non accompagnare con il pane il pasto, oppure di diminuire la portata calorica della colazione, in vista di un abbondante pranzo, oppure evitare di arrivare molto affamati al pranzo o alla cena, rischiando così di perdere il controllo davanti a cibi ipercalorici. Sono solo alcuni dei piccoli accorgimenti, che sembrano insignificanti, ma possono, se sommati, fare la differenza.

Un altro esempio: spesso capita che durante i cenoni non assumiamo molto cibo durante il pasto, ma nel dopo, durante la tradizionale partita a carte, o tra una chiacchiera e l’altra: stuzzichini, panettone e torrone a disposizione sulla tavola, rimasta semi-imbandita, vanno giù senza che nemmeno ce ne rendiamo conto.

Proviamo a non dimenticare di interrogarci, quando stiamo per allungare la mano: “ho veramente fame?”. Anche questa sembra una banalità, ma spesso continuiamo a mangiare a prescindere dal senso di fame e sazietà, ascoltando un impulso a mangiare che non è fame.

Ci accorgeremo che qualche volta non abbiamo reale voglia di quello che stiamo per mangiare, oppure che possiamo scegliere di mangiare un’altra cosa che calmi la piccola fame del momento dandoci meno calorie e uguale soddisfazione.

Una trappola pericolosa è quella del “modello dieter”: “dato che ho sgarrato…tanto vale farlo per bene”! Non è così. Se usciamo dal meccanismo delle diete, possiamo concedere in ogni momento soddisfazione alle nostre papille, rendendoci consapevoli della nostra alimentazione, e senza per questo doverci sentire in colpa.

In ogni momento della nostra vita, non diventiamo “magicamente grassi” o “magicamente magri”; il nostro corpo è il risultato del bilancio tra le calorie che immettiamo e quelle che spendiamo. Come la matematica insegna, se le prime  superano le seconde, tendiamo ad ingrassare.

Infine, fatte salve le piccole attenzioni che ciascuno troverà per sé, in base alle proprie esigenze, se è vero che  è bello  vivere le festività natalizie in famiglia e che il freddo non favorisce lo stare all’aria aperta, non è altrettanto vero che siamo tutti costretti a passare intere giornate “con i piedi sotto il tavolo”! Non risparmiamo calorie! Cerchiamo occasioni di movimento; se non è possibile fare una passeggiata, cerchiamo almeno di parcheggiare500 metripiù in là della casa dei nostri amici, aiutiamo un po’ in cucina, scendiamo e saliamo le scale per prendere una boccata d’aria…

Nell’elenco ognuno potrebbe mettere ciò che più fa al caso suo.

Possiamo quindi dire che non siamo condannati ad ingrassare durante le feste se mangiamo una fetta di panettone, ma che possiamo stare bene, anche a tavola, se  non dimentichiamo di ascoltare il nostro corpo, le sue esigenze  e i suoi segnali.

E allora… Buone Feste (con la testa) a tutti!!!

 Fonti:

www.ansa.it

www.repubblica.it

www.spicap.it

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