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Leadership al femminile

Leadership al femminile. Consulta l'articolo della dott.ssa Belgiovine
Psicologo
Aree di Competenza: Ansia e Depressione, Ben-essere
Cell.: 3315839304

Qual è la situazione attuale rispetto al riconoscimento e all’accettazione della leadership al femminile?

Sono già 266 le donne neo-nominate nei consigli d’amministrazione di società italiane con oltre i 100 milioni di fatturato. È il primo impatto della legge sulle quote rosa nei cda delle quotate. Quando era iniziata la discussione parlamentare, la rappresentanza femminile all’interno dei board era a quota 6%; dopo l’ultima stagione assembleare, secondo le rilevazioni Consob di agosto scorso, è arrivata al 10,6%: un incremento mai verificatosi prima… Sole 24 ore 12 ottobre2012. L’uscita di questa notizia è un piccolo segnale di movimento nella direzione di quel cambiamento e che molte donne auspicano, da tempo. Ricordiamo, che l’Onu ci ha definito nel 2007 il paese con la peggiore cultura sessista e disparità salariali.

Come si caratterizza la leadership al femminile?

La leadership al femminile è una leadership incentrata soprattutto sul lavorare con il cuore, pur svolgendo funzioni normative e orientative. La leader funge da facilitatrice che lavora non per il gruppo, ma con il gruppo stesso, valorizzando le risorse delle singole persone, promuovendo il dialogo e l’interesse e stimolando la corresponsabilità nel raggiungere gli obiettivi personali e comuni.

La leadership al femminile cerca di copiare e modellarsi a quella maschile? NO!

Nello svolgere un ruolo di leader trovano espressione le caratteristiche personali. È un impegno e un lavoro che coinvolge l’essere donna, la specificità senza quindi dovere necessariamente imitare comportamenti maschili.

La leadership femminile non scaturisce dal ruolo ne da esigenze oggettive e si caratterizza perché:

  1. capace di sostenere
  2. capace di rassicurare in maniera razionale
  3. capace di supportare a livello emotivo
  4. capace di infondere assertività.

Tutto questo dà alla leadership al femminile autorevolezza, forza e credibilità. In generale, gli ingredienti principali che servono ad un leader sono l’intelligenza, l’esperienza e l’intuizione. Quest’ultima sembra essere più spiccate in manager di alto livello rispetto i manager di medio/basso livello, più spiccate nelle donne rispetto agli uomini.

Le donne quindi possono far leva sull’intuizione ma anche sull’ intelligenza emotiva.

Cos’è l’intelligenza emotiva? L’intelligenza emotiva è la capacità di un leader di orientare le emozioni in senso positivo o negativo; nel primo caso si farà emergere il meglio di ognuno, favorendo la risonanza mentre nel secondo caso si crea una condizione che mina le fondamenta emotive necessarie alla piena realizzazione di ogni individuo, favorendo quindi la dissonanza.

L’intelligenza emotiva si può distinguere in 4 dimensioni:

  1. consapevolezza di sé
  2. gestione di sé
  3. consapevolezza sociale
  4. gestione delle relazioni interpersonali.

Questo significa che quanto più le donne lavoreranno sulla gestione delle loro emozioni per favorire la risonanza del gruppo, più essa risulterà efficace.

Controllare le emozioni permetterà di disporre di quelle condizioni necessarie per mettere in atto una leadership al femminile che sia autorevole, usando un’interazione di persona sincera, flessibile e aperta al confronto.

Oggi, tutto ciò è quanto mai adatto a governare aziende, in un mondo in cui sempre di più, negli ambiti lavorativi, le persone mal tollerano gli ordini, le disposizioni immotivate, la subalternità forzata e sempre più donne e uomini esigono da parte dei superiori forme interattive rispettose e valorizzanti. La leadership femminile autorevole consta di comportamenti partecipativi, proattivi e non reattivi.

Sarà importante investire in aggiornamento costante e in percorsi di crescita personale che aiutino ad aumentare la consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie potenzialità. Non mancheranno le difficoltà ad ostacolare il percorso di crescita delle donne.

Tra gli ostacoli oggettivi alla leadership al femminile troviamo ad esempio:

  • carico familiare sommato al carico di lavoro esterno
  • modelli organizzativi pensati per uomini
  • minore interesse rispetto agli uomini per il potere in quanto tale
  • difficoltà del controllo emozionale
  • lo stereotipo che le donne debbano occuparsi solo di altri settori

Tra gli ostacoli soggettivi alla leadership al femminile troviamo ad esempio la difficoltà ad autorizzarsi, il provare sensi di colpa verso la famiglia come anche il perdere la motivazione necessaria, ecc…

Informarsi e formarsi è la parola chiave per riuscire.

È fondamentale non sentirsi sole, ritrovare il gusto della condivisione, avere passione per resistere alle difficoltà e competenze per avere buone possibilità di successo, mantenendo la propria individualità e trovando un buon equilibrio tra la vita professionale e quella familiare.

Essere donne leader autorevoli pertanto è possibile. Il viottolo in cui incamminarsi non è facile, ma le donne…..si stanno attrezzando per asfaltare la strada.

L’evoluzione e la trasformazione del potenziale non è ovviamente un impegno banale, richiede specifiche competenze e può essere facilitata da un percorso di crescita personale ad hoc.

…Tutto è possibile!

Le donne che investono sulle proprie competenze, possono scoprire anche in se stesse, oltre che negli altri le qualità nascoste e imparare subito a trasformare gli ostacoli in opportunità per costruirsi una visione positiva del proprio percorso professionale e realizzarlo pienamente.

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