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Eye Balling: adolescenti e vodka negli occhi

Il fenomeno si chiama Eye Balling e sembra arrivare dai campus inglesi e francesi.
Consiste nell’avvicinare bene il bicchiere o la bottiglia agli occhi e rovesciare la vodka nel bulbo, l’alcool penetra per le mucose e si immette direttamente nel flusso sanguigno; l’effetto sembra però essere nullo o quasi al contrario di quello che si può pensare. Gli unici effetti sono i danni relativi alla vista visto che si va a danneggiare la superficie dell’occhio; il problema è che spesso a questi giochetti partecipano giovani già ubriachi.
Questa è la moda che sembra impazzare a Campo dei Fiori a Roma soprattutto tra gli adolescenti che riempiono la piazza per gran parte della notte.
L’esistenza del fenomeno sembra anche trovare conferma dal fatto che la farmacia della zona registra un aumento nell’acquisto dei colliri in questo periodo.
Il fenomeno rientra certamente nella sfera dei comportamenti pericolosi messi in atto dagli adolescenti volti alla ricerca di emozioni forti e assunzione di rischi ma non per questo è da sottovalutare.
Anzi, da uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Gioventù e della Fondazione Ania emerge che il 44% dei ragazzi italiani che esce la sera ha un livello alcolico superiore a quello permesso.
Credo che sia fondamentale che nei contesti familiari e scolastici, nonché educativi in generale, si operi anche in un’ottica di prevenzione, parlando con i giovani, informandoli dei rischi che corrono nel mettere in atto particolari comportamenti.
Inoltre, bisogna sempre tenere presente che comportamenti di questo tipo veicolano sempre un messaggio al quale bisognerebbe prestare attenzione, l’adolescente sta scoprendo se stesso, il proprio corpo ed i propri limiti ma sta anche mettendosi in relazione con il mondo ampliando la sua affettività e cercando di dare un senso alle proprie emozioni.
Ricordiamo che attraverso comportamenti pericolosi per sé e per gli altri, l’adolescente afferma la sua identità e costruisce relazioni sociali ed affettive. Questi sono due importanti obiettivi che dirigono l’azione del giovane e che in alcuni casi gli adolescenti trovano “soluzioni alternative” senza mettere a rischio il proprio benessere psico-fisico mentre in altri casi avviene esattamente il contrario.
Inoltre, è bene ricordar che un adolescente che infrange delle regole impara, ancora una volta, che esistono delle norme di comportamento ed un’autorità che dovrebbe farle rispettare ma se tutto ciò non viene avvertito dal giovane il rischio che si corre è quello di dare spazio a quel senso di onnipotenza che caratterizza l’adolescenza.
Webliografia
Canestrari R., Psicologia generale e dello sviluppo, Bologna : CLUEB, c1984.
Pontecorvo C., Manuale di psicologia dell’educazione, Bologna : Il Mulino, c1999.
Bonino S., Il fascino del rischio negli adolescenti, Giunti, 2005.